San Giacomo, l’apostolo
Giacomo, figlio di Zebedeo, pescatore, era uno dei 12 apostoli, come il fratello Giovanni l’Evangelista. Dopo la resurrezione di Cristo per molti anni girò la penisola iberica per compiere opera di evangelizzazione. Tornato in Palestina nel 43/44 fu fatto decapitare dal re Erode Agrippa, che temeva che l’apostolo acquisisse un eccessivo potere; i suoi discepoli, Attanasio e Teodoro, ne raccolsero il corpo e lo trasportarono segretamente con una nave nei luoghi della predicazione. Sbarcati nei pressi di Finisterre si addentrarono in Galizia e gli diedero sepoltura. Nei secoli successivi si perse traccia del sepolcro. Nell’anno 813 l’eremita Pelayo vide, per molti giorni successivi, una pioggia di stelle cadere sopra un colle. Una notte gli apparve in sogno San Giacomo che gli svelò che il luogo delle luci indicava la sua tomba. L’abate rimosse la terra che nei secoli si era depositata e scoprì il sepolcro. Ne diede notizia al Vescovo locale Teodomiro che confermò la veridicità dell’accaduto. La notizia giunse presto al papa ed ai principali sovrani cattolici dell’epoca. Iniziò così il culto di Santiago (il nome è la contrazione di San Giacomo). Fu costruita una piccola chiesa sul luogo del sepolcro; ben presto sorse intorno una città che fu denominata Santiago de Compostela (da campus stellae). Un altro studio etimologico sostiene che il termine derivi dal latino Compostum (cimitero) dovuto al rinvenimento di una necropoli risalente al I secolo a.C. durante gli scavi archeologici intrapresi a Compostela tra il 1953 e il 1959.
I pellegrinaggi
Il pellegrino alla partenza si spogliava degli averi e spesso doveva vendere o ipotecare i beni per potersi finanziare il viaggio. Faceva testamento e dava disposizioni per il governo del patrimonio in sua assenza. Spesso la Chiesa interveniva attivamente in questa funzione di tutela. Questo stato particolare conferiva al pellegrino un particolare prestigio. La scelta di fare un pellegrinaggio era generalmente una libera decisione personale:
– per chiedere una grazia
– per adempiere ad un voto
– per una ricerca religiosa personale
Tuttavia in molti casi era imposto come pena dal giudice o come penitenza dal confessore per colpe o peccati di particolare gravità. Chi era ricco poteva mandare una persona a fare il pellegrinaggio per proprio conto. I pellegrini viaggiavano solitamente in gruppo, per sostentarsi e proteggersi reciprocamente: i pericoli erano rappresentati dallo stato spesso precario delle strade, dalle catastrofi naturali e soprattutto dai banditi che infestavano le strade.
Lungo il percorso si sviluppò una rete di servizi per il sostentamento dei pellegrini: chiese, monasteri, alloggi, ospizi, ospedali, locande, molti dei quali ancora visibili ai nostri giorni. Lungo il cammino nacquero paesi e città, furono costruite strade, ponti. Della protezione dei pellegrini dagli assalti dei briganti si occuparono per un lungo periodo molti ordini ospitalieri: tra essi principalmente i Templari (fino al loro scioglimento – secolo XIII). Molti re e personaggi noti effettuarono il pellegrinaggio: San Francesco fu uno di questi.
Alla partenza veniva compiuto il rito della vestizione con la consegna della bisaccia:
Accipe hanc peram habitum peregrinationis tuae ut bene castigatus et emendatus pervenire merearis ad limina sancti Iacobi, quo pergere cupis, et peracto itinere tuo ad nos incolumis con gaudio revertaris, ipso praestante qui vivit et regnat Deus in omnia saecula saeculorum
e del bordone (il bastone)
Ricevi questa bisaccia, che sarà il vestito del tuo pellegrinaggio affinché, vestito nel modo migliore, sarai degno di arrivare alla porta di San Giacomo dove hai desiderio di arrivare e, compiuto il tuo viaggio, tornerai da noi sano e salvo con grande gioia, se così vorrà Dio che vive e regna per tutti i secoli dei secoli.
Accipe hunc baculum, sustentacionem itineris ac laboris ad viam peregrinationis tuae ut devincere valeas omnes catervas inimici et pervenire securus ad limina sancti Iacobi et peracto cursu tuo ad nos revertaris cum gaudio, ipso annuente qui vivit et regnat Deus in omnia saecula saeculorum
Ricevi questo bastone, per sostegno del viaggio e della fatica sulla strada del tuo pellegrinaggio affinché ti serva a battere chiunque ti vorrà far del male e ti faccia arrivare tranquillo alla porta di San Giacomo e, compiuto il tuo viaggio, tornerai da noi con grande gioia, con la protezione di Dio che vive e regna per tutti i secoli dei secoli.
Il pellegrinaggio a Santiago de Compostela
Da alcuni secoli gli arabi si erano insediati e dominavano la Spagna del Sud e quella Centrale: San Giacomo divenne il simbolo ed il protettore della reconquista, il processo di riappropriazione da parte dei principi spagnoli della parte della penisola occupata dai Mori. San Giacomo fu quindi raffigurato come santo-guerriero (e denominato matamoro = uccisore dei mori). Si dice che numerose volte il santo sia intervenuto in modo decisivo per aiutare i cristiani a sconfiggere i mori nelle tante battaglie combattute nei secoli successivi (la reconquista si compì nel 1492 con la definitiva sconfitta degli arabi da parte del re Ferdinando e della Regina Isabella “la cattolica”). Subito dopo la scoperta del sepolcro iniziarono i pellegrinaggi. I pellegrini confluivano qui da ogni parte d’Europa: la via lattea indicava la direzione da seguire. Il flusso in alcune epoche divenne imponente.
Le grandi vie di pellegrinaggio
Il pellegrinaggio a Santiago de Compostela ebbe una rapida diffusione nel mondo cristiano, nel quadro del rifiorire della spiritualità che caratterizzò l’inizio del secondo millennio. Dante Alighieri (Vita Nova, XL, XXIV) parla di tre grandi vie di pellegrinaggio:
– una diretta a Gerusalemme – i pellegrini erano detti “palmieri” (le palme d’oltremare); la palma era anche il simbolo del pellegrinaggio.
– una diretta a Roma – i pellegrini erano detti “romei” (da Roma); il simbolo era la croce.
– una diretta a Santiago – erano i “pellegrini” propriamente detti (il luogo più lontano, più peregrino); il simbolo era la conchiglia.
Infatti le grandi direttrici dei tre grandi pellegrinaggi del mondo cristiano erano costituite da:
– un insieme di vie che dall’Europa continentale e insulare attraversava la attuale Francia su più tracciati, confluiva a Roncesvalles e a Puente la Reina, per dirigersi a Santiago de Compostela
– un altro insieme di vie che, provenendo da diverse località europee, confluiva nella Via Francigena fino a Roma
– chi andava in Terrasanta proseguiva lungo l’antica via Appia fino ai porti pugliesi. Questa stessa via era utilizzata, in direzione opposta, dai pellegrini che, partiti dall’Italia diretti a Santiago, valicavano le Alpi e si immettevano nella Via Tolosana.
Decadenza e rinascita
Il pellegrinaggio verso Santiago ebbe periodi di maggiore o minore partecipazione. Fu sostenuto e promosso soprattutto dalla componente più illuminata ed evangelica della Chiesa.
A partire dal XIV sec di Santiago va scemando a causa delle numerose guerre che coinvolgono l’Europa e di varie catastrofi (in particolare la peste nera). La decadenza vera e propria inizia a seguito della Riforma Protestante7 e delle guerre religiose. Il periodo negativo si protrae a tutta la prima metà del XIX secolo anche per effetto dell’Illuminismo e della Rivoluzione Francese. Il pellegrinaggio riprende vigore nel 1884, quando si riportano alla luce le spoglie di San Giacomo occultate ca. 300 anni prima. Nel XX secolo a causa delle due guerre mondiali e della guerra civile spagnola il Cammino subisce un nuovo declino. L’Anno Santo del 1948 ne segna la rinascita mentre gli anni ’50 e ’60 vedono sorgere numerose associazioni culturali e religiose di promozione e riscoperta dell’itinerario giacobeo.
La ripresa vera e propria è iniziata negli anni ’80 del novecento. Un decisivo contributo è stato dato dalla visita del papa Giovanni Paolo II a Santiago nell’anno 1989, in concomitanza con l’incontro mondiale della gioventù: mezzo milioni di giovani convennero a Santiago da ogni parte del mondo, e fu la maggior concentrazione di pellegrini mai registrata. Da allora il flusso dei pellegrini è aumentato progressivamente e in modo inarrestabile.
Una menzione particolare merita Elias Valiña Sampedro, parroco di O’Cebreiro e profondo conoscitore del tragitto compostellano, cui si deve lo sviluppo economico e culturale di questa zona della regione di Lugo lungo la quale transita il Cammino. Oltre a essere tra i primi ad accogliere i pellegrini che ospitava nella palloza10 in cui egli stesso viveva, a fine anni ’70 comincia a segnalare l’intero percorso del Cammino con flechas amarillas – frecce di vernice gialla impermeabile. Grazie alla sua opera instancabile – che comprende anche il recupero di tratti originali della ruta jacobea andati persi – viene nominato Coordinatore del Cammino di Santiago in occasione del I Encuentro Jacobeo del 1985. Da quella data inizia anche a pubblicare il Boletín del Camino de Santiago con il fine di promuovere la creazione di associazioni per la cura e promozione del Cammino. Dedica grandi energie al progetto di riunire studiosi, pellegrini, ecclesiasti, politici e intellettuali, progetto che si concretizza nel 1° Congreso Internacional del Camino de Santiago tenutosi a Jaca nel 1987.
A distanza di pochi mesi il Consiglio d’Europa dichiara il Cammino di Santiago Primo Itinerario Culturale Europeo. Nel 1993 viene riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio Culturale dell’Umanità.